Omertà di Stato

Omertà di Stato

«Ritengo che Schifani sia una persona che non occupa degnamente la sua carica. Non ci siamo arrogati il diritto di proibire a Schifani di venire in via D’Amelio. E’ lui che ha scelto di non venire. Se avesse fatto come Fini che ha affrontato le contestazioni – perche’ Fini e’ stato contestato quando e’ arrivato pero’ ha accettato di spiegarsi e dopo e’ stato applaudito – Schifani sarebbe potuto venire. E’ stata una sua scelta fuggire e andare a deporre la corona in una posizione protetta». Queste parole sono di Salvatore Borsellino, il giorno dopo le commemorazioni della strage di via D’Amelio. Il fratello del giudice ucciso 18 anni fa dalla mafia ha poi commentato la dura presa di posizione del Presidente della Camera contro chi continua a giudicare Vittorio Mangano un eroe e fa di tutto per ostacolare il lavoro della magistratura: «Ecco, vedete perche’ Fini e’ potuto venire e altri no? Chi considera Mangano un eroe non e’ gradito in via D’Amelio».

Ci sono voluti ben 18 anni perchè diventasse chiaro a tutti che dietro le stragi del 1992 non ci fu solo la mafia. E proprio per questo motivo da più parti si sta denunciando a gran voce il tentativo di pezzi dello Stato di contrastare le indagini. Inequivocabile la dichiarazione di ieri del Procuratore Antonio Ingroia: «La verità di quella stagione difficile è un’eredità pesante, ingombrante. Una parte rimane sepolta perchè c’è chi ancora – certamente anche nelle istituzioni – non la vuole scoprire». Che sia allora un caso che questo Governo abbia etichettato i magistrati di Palermo come deviati mentali e abbia poi negato la protezione a pentiti come Spatuzza, le cui rivelazioni hanno chiamato direttamente in causa berlusconi e dell’utri? E’ un altra coincidenza che ieri, nel giorno del ricordo, il Presidente del Consiglio abbia disertato ogni commemorazione, preferendo recarsi al Duomo di Milano per assistere al concerto di Aznavour?

18 pensieri riguardo “Omertà di Stato

  1. silvietto ha disertato ogni commemorazione perchè aveva paura
    di essere contestato…
    ha preferito recarsi in cima al duomo col suo "compare" verzello,
    a pavoneggiarsi del fatto che lui sta "sopra" il duomo, esorcizzando
    così la duomata ricevuta sul naso (ma dimmi te che razza di i….),
    non solo, avrebbe voluto duettare con aznavour, che gli ha negato
    la possibilità… lui piuttosto che niente
    ha voluto presentarlo personalmete…

    aveva ragione il buon Enzo Biagi…disse : se (b….) avesse avuto
    le tette, avrebbe fatto anche la presentatrice!

    ora anche uno di destra, mi chiedo, ma se non è mafioso,
    come fa a votare ed apprezzare una persona così ………

  2. Ho un ricordo televisivo nitido su Schifani; nella tramissione Il fatto ,Enzo  Biagi lo aveva invitato e gli chiese in diretta:
    Secondo lei qual'è la trasmissione televisiva più brutta ?
    La sua Dottor Biagi
    …rispose con quel ghigno simpatico che lo ha sempre contraddistinto
    Davvero una persona detestabile….

  3. @stefanover
    Certamente berlusconi si è guardato bene dal partecipare a qualsiasi commemorazione. Con l'amico fraterno condannato a 7 anni per associazione mafiosa, come avrebbe potuto fare? :)

    @corradovecchi
    Non per niente è stato avvocato di berlusconi… e tuttora è uno dei suoi servitori più zelanti…

    @donburo
    Assolutamente così…

  4. Ciò avviene più o meno mentre da Caltanissetta si parla del prossimo raggiungimento di verità esplosive… Fini si presenta ancora una volta come l'esponente di una destra che – a suo tempo giustizialista – ha messo al centro il tema della legalità. Il suo atto istituzionale dovuto diventa atto 'di coraggio' nello stesso momento in cui Schifani non va. Ancora una volta c'è da sottolineare come l'informazione abbia rigirato la frittata, perché ad essere al centro non dovevano essere la presenza e le dichiarazioni di Fini, quanto l'assenza di Schifani… La seconda carica dello Stato che non presenzia a questo tipo di celebrazioni, preferendo un basso profilo? Ma che siamo matti?

  5. @Crimson
    Hai perfettamente ragione!

    @piadellamura
    Il famoso T4. Fuori commercio in Italia. Lo avevano solo le forze armate e Cosa Nostra. Quando si dice la coincidenza!!! ;)

  6. Non avevo ancora letto l'intervento di Salvatore Borsellino e devo dire che lo trovo sintomatico… sotto molti punti di vista. Forse troppi, se si pensa a quanta "polvere" è stata nascosta sotto al "tappeto" in tutti questi anni. C'è da impallidire. 

    Eppure siamo già pronti a fare marcia indietro e a dare una versione edulcorata, forse perché quella "vera" scompaginerebbe tutto. 

  7. Schifani nomen omen.
    Da Presidente del Senato ha smussato i toni e messo in soffitta le zaffate di acido che dispensava da capogruppo FI a Palazzo Madama, ma questa mimesi istituzionale non l'ha ripulito da quella sua aria malsana da sepolcro imbiancato che ispira diffidenza e antipatia "a pelle".

    L'ex ministro Vizzini (ex PSDI, ora senatore PDL) in un'intervista in cui ricordava una cena con Paolo Borsellino appena tre giorni prima l'attentato, ha espresso una considerazione interessante. 
    Per lui non c'è dubbio che nelle stragi di Capaci e di Via Damelio ci sia la firma di elementi esterni a Cosa Nostra perché – fa notare – Scarantino (il "pentito" che si è autoaccusato, pare perché imbeccato della Polizia) doveva aver frequentato un corso da artificiere per calcolare con assoluta, scientifica precisione gli effetti della carica esplosiva.
    L'onda d'urto, infatti, investì in pieno il giudice e la scorta, i cui corpi vennero mutilati e quasi tranciati in due all'altezza dell'addome, mentre fece danni limitati e nessuna vittima nei palazzi circostanti.

    Quanto a Silvio Berlusconi che preferisce un tour in famiglia, tra Milanello, le guglie del Duomo (a ritirare un premio che è un inno alla servilità) e l'università del San Raffaele, alla scomodità di una passerella palermitana sui carboni ardenti,  mi scuserai, ma sono momentaneamente a corto di epiteti originali. :-)

  8. @Adam's Rib
    Ho paura che la verità la conosceremo solo fra molti anni. Quando tutti i personaggi coinvolti, che ancora sono protagonisti del mondo della politica e delle istituzioni, saranno morti.

    @Copyman
    Sono perfettamente d'accordo. Abbiamo impiegato 18 anni a capire che la mafia agì insieme e per conto di altri centri di potere. Quanto tempo sarà ancora necessario perchè le ipotesi che si sono fatte quest'anno diventino accuse precise e circonstanziate?

  9. qualcuno nelle istituzione "non vuole scoprire" la verità, oppure la conosce fin troppo bene (avendola fatta lui stesso?) e non la vuole divulgare?

    si parla tanto di 'coscienza civile', di 'memoria condivisa' in questo paese, in fin dei conti di unità nazionale: come possiamo pretendere di ottenere qualcosa del genere se su questoni così elementari come la lotta alla mafia ci si divide solo in base agli interessi personali??
    in diritto si chiama "principio di precauzione": se c'è il rischio che qualcosa causi troppi danni, ci si astiene.
    con queste premesse, credo basti fare 2+2. e, per riprendere pasolini, dopo non servirebbero tante verità giudiziarie o storiche: sappiamo anche senza prove.

  10. Bella la vignetta, odioso Schifani. E' uno dei più schifosi e il destino gli ha donato anche un cognome che si addice perfettamente alla sua persona.

    @stefanover: quelli che lo votano sono le stesse persone che magari su facebook pubblicano frasi e foto in ricordo di Falcone e Borsellino o "accendono le candele" in segno di lutto per le vittime del terremoto. Sono una contraddizione vivente, fidati, ne ho un esempio vicino a me.

  11. @redpoz
    E' vero. Oramai sappiamo anche senza prove. Ma comunque le prove dopo 18 anni stanno arrivando ed il legame fra la nascita di Forza Italia e la stagione delle stragi non è più solo un sospetto.

    @bigliame
    Sono d'accordo. Ci sono molte persone che votano berlusconi, fregandosene dei suoi legami con la mafia. Il fatto – solo per fare un esempio – che il suo sodale dell'Utri ,con cui ha fondato Forza Italia, sia stato condannato a 7 anni per associazione mafiosa, per costoro non è un motivo sufficiente a mandare via il premier a calci in culo. Cosa che peraltro sarebbe normalissima in qualsiasi Paese civile.
    Quanto alla vignetta, anche questa non è male:

  12. grande Elle Kappa :-)

    quando l'indegno presidente del Senato con riporto sulla testa si leverà di torno sarà sempre troppo tardi!!
    (non che io mi fidi di Fini sia chiaro…  ma almeno alcune cosette le ha capite..)

    ah, il premier era al Duomo sì, ma sopra.. visto mai piovesse qualche altra statuetta? (e con tutto ciò Piero Ricca e i suoi ragazzi che non avevano altro che la loro voce, sono stati allontanati a forza, alcuni sequestrati..)
    ciao

Rispondi a RearWindow Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *