Ritornare è difficile

Ritornare è difficile

Ritornare è difficile, soprattutto se si è stati in due capitali così rispettose dell’arte del buon vivere, frutto di un’attenzione e di un rispetto verso l’ambiente e le persone, specie quelle più deboli come i bambini e gli anziani. Si pensi, ad esempio, che sia ad Amsterdam che a Stoccolma le barriere architettoniche sono pressochè inesistenti ed il traffico cittadino è ridottissimo, a vantaggio di mezzi come biciclette, metropolitane ed autobus ecologici. In questi ultimi poi, nella città svedese, ci sono pulsanti da premere prima di salire, per avvertire il conducente che si trasporta una carrozzina o un passeggino, in modo da montare in tutta calma. I bagni pubblici hanno, a fianco del water per gli adulti, uno piccolino anche per i bimbi, così come nei numerosi parchi trovano posto insieme alle panchine normali, altre più basse e colorate. Naturalmente poi tutti i grandi negozi hanno un’area ricreativa con babyroom e spazio giochi. Sia gli olandesi che gli svedesi sono aperti, disponibili e gentilissimi nel dare informazioni ai turisti. La televisione, contrariamente che in Italia, non è tenuta in gran conto e la sera, quando il tempo lo consente, persone di tutte le età si riversano per le strade per una passeggiata, una birra o un dolce in un locale. Amsterdam è una città che ha fatto dell’integrazione uno dei suoi punti fermi. Bianchi, neri, mulatti, cristiani, musulmani, indiani. E’ un amalgamarsi di culture diverse che si confondono tra loro. Tante popolazioni hanno portato le loro tradizioni, i loro costumi e le loro religioni imparando a convivere, tollerandosi e adattandosi l’una all’altra. C’è posto per tutti in questa città in cui si respira il profumo impagabile della libertà e dove, per esempio, è facile imbattersi per strada in coppie omosessuali che non fanno mistero della loro condizione.

Si capirà quindi quanto sia difficile ritrovarsi in questa retrograda italietta dalle città congestionate dal traffico, dallo smog e dal cemento, in cui le persone sono chiuse ed intolleranti verso il prossimo e dove una classe politica populista, coinvolta in ogni genere di malaffare, tenta in tutti i modi di preservare sè stessa imponendo leggi liberticide. Un paese che dall’estero viene giustamente considerato alla stregua di una Turchia o di una Grecia, soggiogato da un sistema videocratico che sancisce il trionfo del facile, del grossolano, del volgare e del brutale.

22 pensieri riguardo “Ritornare è difficile

  1. In questi giorni ci siamo scambiati più volte impressioni sullo stile di vita nordico, così squisitamente informale e easy. Quando abbiamo acquistato in aeroporto i giornali nostrani, pagina dopo pagina, piccineria dopo piccineria, la desolazione montava… ma allo stesso tempo, è cresciuta una gran voglia di cambiare, di rifondare qualcosa di nuovo, di andare fieri della propria non omologazione. Se lo volessimo, in realtà, questi potrebbero essere tempi di una creatività straordinaria: nella società, nella politica, nella cultura. Se davvero lo volessimo tutti. 

  2. adesso capisci quando dico che mi sento più vicino alla Norvegia che alla Sicila??anch'io sono rimasto colpito positivamente ad Amsterdam , come a Oslo e in generale in tutta l'Europ del nord…e mi ci vedo inserito bene…qua, come ogni tanto dico, siamo la repubblica delle banane…all'estero hanno una cattiva opinione di noi italiani..ma attento, fanno un distinguo, loro…io in Germania ho goduto di privilegi e favori per essere un piemontese…brutto a dirsi, ma è così…su certi aspetti sociali e di costume, sono più avanti di noi..forse pure troppo a volte, poi, ricordati, che in quei paesi si parla correntemente almeno 2 lingue, qua, si fa fatica a volte a parlarne una sola…e comunque sono contento che ti sia trovato bene, alla fine è quello che conta no? buon rientro (in tua assenza è passato il primo progetto federale, quello demaniale, adesso aspettiamo il resto..)
    buona domenica amico felice…

  3. Come saprai in quei luoghi prima vi era un forte movimento socialdemocratico, preso in considerazione anche dall'ex PCI, mi riferisco soprattutto alla Svezia con Olaf Palme, il quale veniva coinsiderato da Berlinguer un rivoluzionario…e così era e dovrebbe essere. Mentre in realtà oggi tutto è andato indietro, a maggior ragione nel paese della ex Dc e Psi di Craxi…etc. Un saluto da Salvatore.

  4. Ho visitato Stoccolma (e la Svezia) nel 1972 e Amsterdam (e l'Olanda) nel 1974: rimasi anch'io estremamente colpito dall'educazione generale e dalla civiltà (quale che sia il significato che si voglia dare a questi termini).

    Ultimamente devo dire che ho riveduto in parte il mio giudizio (vedi l'avanzata dei movimenti razzisti in Olanda e di quelli vagamente xenofobi in Svezia), ma è indubbio che la cultura dei paesi dell'Europa settentrionale, permeata dal riformismo religioso di Martin Lutero (e non, come per l'Italia, dalla cultura controriformistica del concilio di Trento) ha giovato assai al progresso civile, economico e culturale di quelle nazioni.

    Finché non ci liberemo dell'influenza vaticana non vedo speranze simili per il nostro Paese, checché possa avvenire a livello politico.

    Bentornato, Paolo!

  5. Noi siamo un popolo un po' anarchico; le leggi vengono aggirate con ingegno, le tasse non pagate, molta gente pensa solo ad arraffare…ma abbiamo anche dei meriti, non credo che siamo la feccia d'Europa,
    L'Italia è fatta anche di persone oneste, con tanta dignità…
    Una delle più grandi rivoluzioni da fare in Italia è una lotta senza pietà agli evasori fiscali; lo Stato avrebbe miliardi di Euro in più per il benessere di tutti.
    Poi non dimentichiamoci che questi paesi sono culturalmente più avanzati di noi anche perchè non hanno al loro interno il Vaticano, che da secoli condiziona la politica e impedisce un vero progresso..
    Ciao bentornato !!!

  6. ciò che dici sull'arte del buon vivere che si può apprezzare in queste due splendide città è assolutamente vero: aggiungo poi che se a questo associ il fatto che (e questo vale specialmente per i popoli scandinavi) in questi posti la vita viene vissuta in maniera serena e per nulla "caotica" come da noi, ti rendi conto delle reali differenze tra i nostri paesi.

  7. E il brutto è che si perde il gusto per la bellezza, per il buon gusto. Bentornato, capisco quanto sia difficile quando si è assaporata la civiltà.

  8. @Adam's Rib
    Hai detto bene… però è nella tua frase finale che sta il cuore del discorso. "Se davvero lo volessimo tutti". Qui si è già ampiamente dimostrato che alla maggioranza degli italiani le cose stanno bene così come sono, ahinoi…

    @luigi7
    Hai pienamente ragione… quanto poi al demanio federale, è stato approvato anche con il voto favorevole del tuo odiato Di Pietro… chi lo avrebbe mai detto?? :))
    Salutoni.

    @SaR
    Si… è proprio così. Oggi statisti come Berlinguer o Palme ce li sognamo!!! Un salutone. Paolo.

    @MauroPiadi
    Hai centrato il punto. La vicinanza col Vaticano continua a costarci moltissimo, sotto diversi aspetti. Grazie per il bentornato. A presto!

    @CorradoVecchi
    Come ho già detto a Mauro, sono completamente d'accordo riguardo il discorso della vicinanza del Vaticano. Quanto al resto, mi guardo bene dal pensare che gli italiani siano tutti da censurare, però è innegabile che una larga fetta del paese risponde in pieno al modello politico che ha votato. C'è una forte rappresentanza cioè fra il governo berlusconi ed i suoi elettori. In qualsiasi altro paese europeo, il cavaliere non sarebbe mai stato al potere per 15 anni… questo qualcosa vorrà pur dire :)

    @MonsieurVerdoux
    Assolutamente così… bastano pochi giorni per rendersi conto che questi paesi si rifanno ad un modello sociale completamente diverso dal nostro.

    @PF1
    Grazie… speriamo di riuscire a dargli il benservito molto presto, allora… :)

    @pyperita
    Hai detto bene… è un fatto di civilità e di senso civico che qui ormai sono andati perduti da molto tempo… grazie per il bentornato.

  9. Il problema è anche che "il vecchiume" è difficilmente modificabile e mancano spesso i fondi che finiscono nei meandri di tasche sbagliate…. perchè nei luoghi "nuovi" anche qui per esempio si presta attenzione ai bimbi!!! E' da tanto per esempio che non vado all'outlet… ma ricordo che l'ultima volta ero incinta e mi accorsi all'improvviso dell'esistenza di tante cose a misura di bimbo…. idem a Fiumara. Per anni per esempio ho insultato i genitori che portavano i loro cuccioli al centro commerciale… ma in effetti se devi fare compere con un neonato è meglio andare in un luogo così che è attrezzato con fasciatoi, angoli per allattamento e spazi idonei che in centro dove al massimo puoi nutrire e cambiare tuo figlio sul marciapiedi… lo stesso marciapiedi che t'impedisce di girare con il passeggino perchè ha un gradino alto un metro e magari è talmente sottile che non riesci neppure a camminarci sopra. I nuovi autubus hanno lo spazio carrozzella… ci si può facilmente salire con il passeggino… ma una volta sopra l'autista ti dice di chiuderlo….e se sei da solo è una vera impresa… perchè di solito sono troppo affollati (e per motivi di sicurezza….) però la conclusione è che io con Pietro da sola l'autubus non posso prenderlo……
    Noi avremo la possibilità di essere civilissimi….. pensa a Genova a come potrebbe eliminare il traffico con ascensori e funicolari….. che peraltro esistono già ma che sono fermi. Pensa alla cremagliera di Granarolo, unica in Europa per fattura, un gioiellino…… è ferma dal 2002…. sai quante persone della mia zona eviterebbero l'uso dell'auto se tornasse in funzione???? L'ascensore che portava all'ospedale di Sampierdarena??? Chiuso anche quello……  Insomma da l'idea che la nostra città fosse quasi più civile in passato che oggi. Se pensi che esisteva una Monorotaia che portava da Brignole lungo Corso Aurelio Saffi fino al mare nel 1914?????
    http://www.liguri.net/lepietremare/telfer/index.htm

  10. @donburo
    In Italia si potrebbe dire "tornare è un pò morire"!!! :)) Un RW made in Sweden? Magari!!! :))

    @MrsApple
    Io non ho dubbi sul fatto che, non solo Genova, ma l'intera società italiana, fosse – certo non per tutti, ma per molti aspetti sì – più civile in passato rispetto ad un presente alquanto preoccupante.

    @bigliame
    Come ho già scritto altrove, a differenza di città come Stoccolma o Amsterdam, le grandi metropoli italiane sono violente. Di quella violenza che è il prodotto dell'indifferenza, quand'anche non dell'avversione verso il prossimo… allora ci si chiude nei propri piccoli gusci che sono le rispettive famiglie e lì si resta come a difendere in trincea le proprie posizioni. Milano, Genova, Torino ecc, sono una sommatoria di gusci, privi di un humus comune e di una rete di relazioni con valori da condividere. Allora, se non si può emigrare, forse è meglio vivere in realtà più piccole.

  11. … altre realtà che ci fanno riflettere, noi che spesso ci riteniamo fortunati perchè l'Italia è bella, c'è il sole e si va al mare… poi nella quotidianità si combatte con tutto, dall'autobus, ai call center per le bollette, alle attese per gli esami diagnostici, alla sporcizia, alla corruzione etc etc..
    stasera in particolare qui a firenze si commemora il 17mo anniversario della strage di via dei georgofili e tutto questo ti fa pensare che deve cambiare qualcosa perchè viviamo in un'epoca piena di contraddizioni e ammalata di ingiustizia.
    pensa Paolo, che siete partiti da una Italia florida e sana e senza crisi e tornate in una Italia sull'orlo del baratro con improrogabili manovrone da 24 miliardi o morte assicurata…..
    cosa sarà successo mai???????
    bentornati comunque, vi preferiamo qui da noi che lontani**
    però quanto scrivi è proprio vero e il dramma è che in queste sabbie mobili ci siamo vieppiù dentro fino al collo.
    baci
    Bananae 

  12. @bananae
    Hai perfettamente ragione! Grazie davvero per il bentornati! :)

    @ThinkDifferent
    Ti dirò, penso che un regno di pura rappresentanza emani molti meno effluvi che una repubblica malata e corrotta come la nostra. Io farei volentieri a cambio…

  13. rido leggendo la tua frase a proposito delle gentilezza nel dare informazioni ai turisti…
    ricordo ancora la discussione con una simpatica vecchiettina a proposito della promuncia di un paese, Edam…
    chiedendole dove fosse un certo luogo ci sfuggì accidentalmente un Edam… testuale… e  lei prima di darci le informazioni, insistette x' imparassimo la giusta e corretta pronuncia: Idmm…
    bentornati : )))

  14. grazie degli auguri…sei gentile…ah comunque io in Olanda o Svezia ci andrei di corsa..son già biondo…servirà pur a qualcosa no??
    buon weekend…

  15. noi oltretutto, abbiamo dei retaggio storici-religiosi, che invece di cercare
    di "elaborare", rispolveriamo di volta in volta… siamo un popolo
    di insicuri dai tetti crocefissi da antenne di tv e dai cervelli ovattati di dogmi.

  16. Beh se siamo passati da Einaudi e De Gasperi ai politici attuali direi che c'è qualche problemino…
    Comunque il Nord Europa non lo conosco per niente, ma a livello economico è un viaggio fattibile ?

  17. @smilepie
    Gentili ed istruttivi… :)

    @luigi
    Tu ti confonderesti sicuramente con i nativi… :)
    Buona domenica…

    @stefanover
    Assolutamente così… il Vaticano e la TV berlusconiana hanno fatto tanti di quei danni presso i nostri connazionali…

    @ipitagorici
    Stoccolma è un pò più cara, ma trascorrere qualche giorno ad Amsterdam è cosa che si può fare senza svenarsi…

    @ElisinoB
    Grazie mille… :)

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