I geni continuano ad avere gli occhi di un bambino

I geni continuano ad avere gli occhi di un bambino

Pochi giorni fa mi sono imbattuto in un articolo che ad un certo punto faceva la seguente affermazione: «Dicono che la genialità stia negli occhi. I geni continuano ad avere gli occhi di un bambino». Una tesi che mi pare contenga una straordinaria verità. C’è del genio [parola purtroppo abusata fin quasi a sottrarle il suo senso più pieno, ma in questo caso necessaria] nel riuscire ad andare avanti negli anni mantenendo uno sguardo da bimbo nei confronti delle cose della vita. Si sa, il tempo corrompe l’originaria innocenza. Fa un pò il mestiere delle onde con le rocce: giorno dopo giorno erode, assottiglia, consuma.  Ecco perchè con l’età talvolta si diventa convessi. Pronti ad ospitare ipocrisie, inganni, tradimenti, egoismi. Eppure c’è qualcuno che riesce a sottrarsi agli effetti di questo stillicidio, per quanto possa non trovarsi a proprio agio nel mondo perchè costretto a scontrarsi con i più, che invece si sono lasciati corrompere. Destinato a volte ad essere oggetto di incomprensioni ed emarginazioni. C’è un toccante ed antico candore in coloro che, irriducibili, sono ancora in grado di essere e di sentire anche ciò che erano e sentivano un tempo. Capaci di trascolorare le brutture di questa società in una dimensione diversa. Più forti e più fragili allo stesso tempo. Persone che sono qui ed insieme altrove.

18 pensieri riguardo “I geni continuano ad avere gli occhi di un bambino

  1. Ci ho ripensato e mentre l’altra sera sentivo Margherita Hack ero davvero estasiata davanti all’allegria irridente del suo sguardo, della gioia con la quale parlava di cose complicate per un verso e per l’altro, per lei, forse scontate.

    Solo gli stupidi sono arroganti.

    clik.
    sheraz

  2. Ho lavorato per qualche tempo a contatto con "ragazzi cresciuti", dai quali mi separava solo una manciata di anni. Ventenni, studenti, non di rado già ripiegati in quella convessità di cui scrivi. Non tutti, ovvio, ma a me sono sembrati sempre troppi. Allora ho cominciato a capire che mancava qualcosa; dei tasselli che erano andati dispersi in quell’età incantevole che noi chiamiamo infanzia. Ho sempre amato i piccoli, ma solo recentemente ne ho davvero compreso l’importanza. Se imparassimo a prendere nella giusta considerazione la loro personalità, intensa e meravigliata, probabilmente diventeremmo degli adulti migliori. I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta scriveva Saint-Exupéry. I geni sono appunto quelli che hanno mantenuto una capacità intuitiva, la comprensione immediata che va oltre la logica. 

  3. @sherazade
    Direi che la Hack è sicuramente un buon esempio di genialità nel senso espresso dal post :)
    Un salutone.

    @donburo
    Direi assolutamente di si. L’autoironia è una qualità importantissima, secondo me…

    @Adam’s Rib
    Grazie per la citazione di Saint-Exupery. Riassume il mio pensiero. Ed anche la frase conclusiva del tuo intervento interpreta perfettamente quanto espresso nel post…

  4. è difficile continuare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino. Direi quasi impossibile, visto che il mondo ti guarda con occhi che fanno paura. Probabilmente è per questo che di geni in giro ce ne sono pochissimi: perché quasi tutti ci lasciamo "corrompere" da ciò che ci circonda. Per certi versi è inevitabile vivere e non sporcarsi le mani. P.S. L’autoironia sarebbe un ottimo mezzo per ritrovare candore. Ma è una virtù rarissima, pure quella.

  5. Mi è piaciuto molto questo tuo post, l’ho letto e riletto tante volte perchè mi fa stare bene. Credo che sia un dono riuscire a mantenere col passare degli anni uno sguardo da bambino nei confronti della vita e io sono sicura che queste persone esistono e sono tante.. bisognerebbe avere la fortuna di incontrarle e imparare da loro a vivere meglio 

  6. @iolosoxchecero
    Hai ragione. La genialità è di pochi proprio per questi motivi. Eppure non è impossibile.

    @Meg02
    Sono davvero contento che ti sia piaciuto così tanto.
    Un forte abbraccio.

  7. Anche io ho riletto il tuo blog diverse volte volevo comprendere bene il senso delle tue parole, credo di aver capito il tuo pensiero, sono anche io come te penso che sia molto bello sentirsi così,anche io mi sento quasi sempre nel mio profondo ad avere gli stessi pensieri,il fatto che ami così tanto i ricordi della mia infanzia dimostrano che in me è rimasta la bambina di tanto tempo fà e sono felice quando mi sento così perchè sono i momenti che veramente sento di stare bene con me stessa,i bambini sono sinceri e vedono le cose come veramente sono senza ipocrisia,diciamo che ancora non sono stati contaminati dai  grandi…..le persone sensibili provano questi sentimenti sono sicura, un caro abbraccio a te !!!!!!

  8. E’ davvero un bel post, in cui mi rispecchio. La maggiorparte degli esseri umani, già in adolescenza soprattutto, rinnegano questa prospettiva di sguardo, io mi ricordo alle superiori la mia lotta per mantenere vivo il fanciullino che era in me!!! A volte questa lotta era davvero dura, perchè rischiava di condurmi quasi all’emarginazione o allo scherno. Tuttavia alla fine dei conti è appagante, perchè quando tutti ormai sono adulti ed hanno perduto ogni "genio bambino", spenti nella routine che mai li soddisfa … noi manteniamo integra la nostra gioia, la nostra vitalità…. e soprattutto la curiosità!!! A volte un adulto può sentirsi anche sciocco da solo a sorridere di nulla, a inventarsi la sua quotidianità come un gioco… anche perchè la vita fa di tutto per spegnere questa fiammella che noi alimentiamo con amore… ma noi la proteggiamo strenuamente perchè noi non ne possiamo fare a meno, è il nostro carburante!!!!

  9. È bello questo post, Paolo, mi viene alla mente una frase di Pablo Neruda: "Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che è dentro di sé."
    Ed è triste il destino di chi non conosce il bambino che è in ognuno di noi.
    Forse questo video ci sta bene col post, che dici? 


  10. @29.febbraio
    La sensibilità è davvero un’arma a doppio taglio. Ti permette di recuperare una visione più genuina sulle cose, ma spesso – anche per questo motivo – ti rende più vulnerabile. Ecco perchè ho parlato di persone più forti e più fragili allo stesso tempo.
    Un abbraccio.

    @MrsApple
    Credo che la difficoltà di mantenere quella visione delle cose che si aveva da bambini sia davvero enorme, frastornati – come si è – dalla frenesia della quotidianità

    @MauroPiadi
    Grazie Mauro per questa citazione. Ha sintetizzato in poche bellissime parole, quello che un pò maldestramente ho cercato di esprimere nel post. E grazie anche per il video, direi calzantissimo!!! :)

    @ArtemisiaHate
    In effetti questa società sarebbe davvero un posto migliore se ospitasse qualche genio in più :)

  11. tenero il post, splendida la immagine..
    a volte mi diverto anch’io, guardando una persona adulta, o perfino anziana, ad immaginare il ragazzo o la ragazza che erano.. pensando come il tempo e, di più, le esperienze di vita hanno modellato le facce
    ce ne sono alcune – davvero particolari – che sembrano quelle di bambini cresciuti, ma sono la minoranza..
    ciao

  12. Sono talmente d’accordo che concordo in pieno. Ti confido una cosa, credo di riuscire a leggere negli occhi le persone come sono dentro, per decidere se frequentarli come amici. Tra l’altro negli ultimi tempi lo hanno detto pure gli scienziati. Un saluto da Salvatore.

  13. Bellissima questa tua riflessione. Difficile in un certo senso da applicare, se non trovi chi ti aiuta, nella pratica, a sperimentare qualcosa di nuovo.
    Ieri, ad un corso a cui ho partecipato, i due relatori ci hanno bendato e poi guidato nel mezzo della sala per imparare a tornare ad essere curiosi e scoprire le cose con la curiosità tipica dei bambini.
    Dovevamo toccare degli oggetti e apprezzarne le loro caratteristiche. Poi ci facevano camminare a caso tra le sedie e i tavoli, per riscoprire lo spazio attorno a noi con gli altri sensi. Un’esperienza indimenticabile, che in parte mi ha anche fatto paura. Siamo abituati a vedere il mondo solo con gli occhi, ovvero solo da un punto di vista. Ieri ho scoperto di questa sala moltissimi aspetti nuovi, quasi sconcertanti.
    Un saluto!

  14. @giovanotta
    E si… purtroppo sono la minoranza. Però ci sono ed è questa la cosa importante!!!
    Un caro saluto

    @PF1
    E direi che in questo tu sei privilegiato!!! :)))

    @SaR
    E’  davvero una bella qualità la tua. Buona domenica. Paolo.

    @ElisinoB
    Credo tu abbia fatto davvero un’esperienza "illuminante", per quanto, o forse proprio per questo, portata avanti al buio!
    Un caro saluto.

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