Un Paese di processi e scuole brevi

Un Paese di processi e scuole brevi

«Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata del processo: questo il titolo ufficiale del Ddl 1880, volgarmente noto come “legge sul processo breve”. Un titolo che rispecchia in maniera esemplare il modus operandi dell’attuale governo che mentre persegue gli interessi particolari di pochi [o di uno], vanta davanti all’opinione pubblica una premurosa sollecitudine verso tutti. Così, nuovamente, ingiustizia è fatta, non solo per le conseguenze di questa norma scellerata ma per la nuova bugia propinata al Paese. Quando si possiede il più potente strumento di comunicazione dell’età contemporanea – la televisione – e numerosi strumenti minori – giornali, radio, portali web – confezionare e vendere bugie non richiede eccessivi sforzi di creatività». Sta in queste poche righe de L’Unità il senso del processo breve, di tutte le 18 leggi ad personam fatte approvare da berlusconi e – in ultima istanza – di tutta la carriera [???] politica del Cavaliere. La forza insinuante e dirompente dell’impero mediatico del premier ha realizzato un vero regime, che certamente non può mettere in dubbio le libertà fondamentali, ma che imponendo un’egemonia politico-culturale è riuscito a svuotare un’opposizione impreparata, a deligittimare gli organi di garanzia costituzionale e a creare un proprio popolo a partire da un vasto pubblico di spettatori televisivi. Il berlusconismo quindi, come il fascismo in passato, si nutre di autoritarismo e plebiscitarismo che preoccupano solo quella parte minoritaria di opinione pubblica non ancora assuefatta al diabolico gioco del Caimano.

Componente essenziale di questo processo è la promozione di un clima di ignoranza diffusa. In questa direzione si muove l’approvazione di un disegno di legge per cui l’apprendistato viene equiparato ad un anno scolastico, quindi i giovani che non hanno voglia di studiare potranno lasciare la scuola a 15 anni, un anno prima dell’obbligo fissato a 16. Un provvedimento classista che impedirà agli studenti più deboli socialmente e culturalmente di uscire dalla loro condizione di emarginazione e ci allontanerà ancora di più dagli altri Paesi dell’Unione Europea, dove invece si sta andando verso un’innalzamento della soglia dell’obbligo ai 18 anni.

25 pensieri riguardo “Un Paese di processi e scuole brevi

  1. Tutto vero, la grande maggioranza degli italiani si è ornai assuefatta a questo andazzo e io sono profondamente pessimista sulla possibilità di uscirne fuori; speriamo che non seguano altre leggi tipo quelle che pavento nel mio post satirico di oggi… 

    Un caro saluto, Paolo.

  2. E’ difficile aggiungere delle parole a quelle che hai citato, per non parlare della vignetta che esemplifica perfettamente il nocciolo della questione. Del resto se gli italiani avessero un briciolo di senso della legge, non avrebbero dubbi circa il progetto aberrante che si sta dipanando ormai da anni. Ghedini ha già ventilato che, in merito al caso Mediatrade, le indagini siano, tanto per cambiare, delle manovre politiche effettuate ad hoc in vista delle regionali. Invece di ragionare sul merito della questione…

  3. @MauroPiadi
    Sono pessimista anche io… perlomeno mi tiro un pò sù sorridendo con la satira intelligente come la tua o quella rappresentata dalla vignetta di Biani…

    @ArtemisiaHate
    Infatti. E perchè questa facciata resti in piedi occorre promuovere un clima di ignoranza ed indifferenza, senza il quale questo Governo andrebbe a casa in un attimo…

    @AdamsRib
    Com’è che diceva Montanelli di berlusconi? Chiagne e fotte… e gli italiani si sono lasciati fottere per bene!!!

  4. Che carina la vignetta, anche il post… carino, oddio, veritiero purtroppo! Il tutto  mi ricorda 1984 di Orwell  "l’ignoranza è forza, la libertà è schiavitù, la pace è guerra" … anche se non in questo ordine… sorrido e mi viene da piangere!  Non risolvo piangendo, cerco di combattere l’ignoranza come posso… cominciando con lo sconfiggere la mia… ciao, irene :  )

  5. " E’ contrario ai rapporti prima del matrimonio: fanno arrivare tardi alla cerimonia! "… quanto mi ha fatto ridere questo particolare scritto sul profilo, credo proprio che sia così, vai a dirlo in giro… sarò afflitta da qualche malattia incurabile ?????????ciaooo

  6. @dalfusositaiwan
    Calzante il paragone col capolavoro di Orwell!
    Quanto alla frase sul profilo è una citazione del grande Woody Allen… :)
    Un saluto

    @ipitagorici
    Che dici… sarà un caso che, oramai da anni, una delle trasmissioni di punta di Canale 5 si chiami "Il grande fratello"?? :)))

    @sherazade
    Mi pare ormai un dato di fatto… ahinoi…

  7. Già, un bel ritorno alle atmosfere medievali, quando l’istruzione (leggasi addomesticamento) del popolo avveniva attraverso gli affreschi delle chiese. La vignetta è proprio esemplificativa di quello che sta avvenendo, la gente vota con ignoranza, e fa danni. In questi giorni ad esempio ci siamo presi la briga di andare a vedere nello specifico cosa prevedono alcune fantastiche iniziative del governo, come i famosi 5000 euro per i nuovi nati o i bonus vacanza per chi ha redditi inferiori. Sono i classici specchietti per le allodole, tipici espedienti per raccogliere il consenso della gente che ormai è abituata ad abboccare senza prima documentarsi e CAPIRE.

  8. io provo disgusto per il diretto interessato beneficiato per l’ennesima volta dall’ennesima leggina ad personam e provo rabbia incontenibile per tutta quella povera gente che si aspettava giustizia dalla giustizia (non solo vedrà finire nel nulla anni di processo, ma non vedrà un euro di risarcimento danni: vaglielo a dire ai pensionati che se vogliono giustizia dovranno ricominciare tutto con un processo civile…) VERGOGNA.

  9. @Tzugumi
    Assolutamente. In Italia il canale principale per informarsi è ancora la televisione, che è in mano – come il principale gruppo editoriale – al premier. La gente riceve passivamente. Non è più abituata a sviluppare attivamente il proprio senso critico.

    @iolosoxchecero
    L’obiettivo del governo è – prima di tutto – mettere "in sicurezza" il premier. Tutto il resto viene a seguire… che schifo!

  10. Non posso che condividere le tue riflessioni. Il contratto di apprendistato, per altro, un tempo prevedeva diverse ore all’anno di corsi d’aggiornamento, che il neo-assunto doveva frequentare per giustificare lo stipendio basso (la scusa era: il ragazzo in parte studia e non produce).
    Visto che già all’epoca era raro vennisse effettivamente data l’opportunità di frequentare questi "corsi formativi”, con la crisi di oggi le cose non potranno che evolversi in peggio.
    Bellissima vignetta!

  11. Come sempre le tue vignette dicono tutto,azzeccate al cento per cento…..
    Io provo una rabbia a volte incontrollabile per certe persone che non riescono a togliersi il prosciutto dagli occhi,e si bevono tutto adesso se fanno anche questa il popolo di ignoranti aumenta e questo è il loro progetto,un paese ignorante che vede il premier con l’aureola …..Bene aumenterà la coda per entrare nella casa del grande fratello,casa di asinoni……Che schifo !!!!per non dire altro…

  12. @ElisinoB
    Evolversi in peggio? Come mai ti viene in mente questa catastrofica conclusione??? Guarda che qualcuno potrebbe tacciarti di disfattismo comunista!!! :))))

    @redcats
    E si… la vignetta del grande Mauro Biani sintetizza benissimo il progetto di questo Governo…

    @29.febbraio
    In effetti è così: è diventato prioritario tenere il Paese in una condizione di ignoranza diffusa. Solo così è possibile per berlusconi irretire la pubblica opinione…

  13. @donburo
    Potrebbe anche… :)

    @matteo
    Ne dico che ora mi piacerebbe finalmente assistere ad una netta e forte presa di distanza da parte di Casini.

    @pennanera67
    Non c’è solo il Papa che vorrebbe controllare il Web… questo Governo sta facendo di tutto per imbavagliarlo, per quanto possibile…

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