Un assurdo burlesque
Uno spettacolo in cui il premier sta portando l’assalto finale ad ogni suo avversario. La televisione libera viene aggredita da deliranti telefonate dello stesso berlusconi o del suo zelante servitore Masi [il quale riesce nella ridicola impresa di sostenere che Annozero viola le regole del Codice di autoregolamentazione, salvo correggersi dopo due soli minuti utilizzando il condizionale]. Altrettanto grotteschi e al tempo stesso barbari sono gli attacchi a Fini e alla Boccassini. Una disgustosa macchina del fango montata a beneficio dell’elettorato del PdL, sempre più turbato dall’ennesimo scandalo che coinvolge il Presidente del Consiglio. La crisi del berlusconismo fa precipitare l’Italia in una condizione di scontro istituzionale senza precedenti. Il senso di responsabilità non esiste più: poco importa se il Paese è allo sbando, con gravissimi problemi che attendono da mesi d’essere affrontati. Ancora meno interessa se il nostro sistema democratico sta per collassare. La legislatura si avvia alla fine. Una fine terribile a cui tutte le forze responsabili saranno chiamate a rispondere con fermezza.