Il Centrosinistra fa il pieno
Sono due i dati politici che emergono da queste amministrative. Il primo è che il centrosinistra vince ovunque, strappando alla destra, oltre che Roma, anche storiche roccaforti come Imperia, Brescia e Treviso. Si impone un’alleanza incentrata su un partito, il PD, che è rimasto l’unico a vantare una struttura democratica, distribuita e radicata sul territorio. Perdono i partiti e i movimenti padronali, come il PdL ed il M5S, che poggiano unicamente sul carisma del proprio leader e sono incapaci di produrre dei candidati forti e credibili a livello locale. E’ un dato che fotografa, come ha affermato Vendola, l’affermazione di una coalizione che puo’ e deve liberare l’Italia dal berlusconismo e dalla cattiva politica.
L’altro elemento di riflessione è la diffusa protesta, che però – differentemente da quanto successo solo tre mesi fa – prende le distanze dai Cinque Stelle e si rifugia nell’astensionismo. Il Movimento di Grillo infatti non riesce più a mobilitare e smuovere la grande massa dei delusi, continuando la disfatta evidenziatasi due settimane fa e andando a perdere quasi dappertutto in Sicilia [che è andata al voto in ritardo di 15 giorni], con percentuali lontanissime sia dalle elezioni politiche di febbraio che da quelle regionali di ottobre. Da Messina a Siracusa, fino a Catania i grillini non vanno al di là di un misero 4% e restano in corsa per il ballottaggio soltanto a Ragusa.