Siamo tutti dei berlusconi
Berlusconi sta raccogliendo i frutti dell’influenza sulle opinioni dei suoi connazionali che viene da lontano, influenza che nessun politico contemporaneo è in grado di rivaleggiare. Tutti gli italiani al di sotto dei trent’anni sono arrivati alla maturità politica in un Paese dove Berlusconi e la sua famiglia controllavano la metà dell’offerta televisiva, uno dei quattro quotidiani nazionali, una delle due riviste d’informazione e la più grande casa editrice. Il suo possesso dei media ha cambiato gli atteggiamenti e perfino il significato di alcune parole. Quando entrò in politica nel 1994, pochi avrebbero creduto alle sue affermazioni di essere vittima di un gruppo di magistrati comunisti conniventi; adesso queste affermazioni sono ampiamente ritenute vere. […] La subdola berlusconizzazione dell’Italia potrebbe essere utile per spiegare una tendenza che ha imperversato nel Paese negli ultimi 12 mesi. Non solo per spiegare le divisioni all’interno dell’opposizione e la spaccatura dei sindacati. Serve a spiegare la convinzione che ha attecchito su una buona parte della società convinta che il Premier rimarrà al potere indefinitamente…
Allaìelui una ciabatta in casa di meno forza Silvio tanto era un peso morto di sicuro alle prossime elezioni l’avrai come avversaria ma non preoccuparti la gente interessa cosa fai per il paese non per le cose personali e poi ormai tu il tuo contributo a questo vecchio paese già l’hai dato e non da poco perciò vai avanti per la tua strada grazie SilvioMa smettiamola di considerare la poverina come una vittima. Personalmente la trovo molto ridicola nei suoi patetici piagnistei. Se non le stava bene la vita matrimoniale con il cavaliere poteva separarsi molto tempo fa senza fare tutto il bailame che ha fatto in questi ultimi anni.Come al solito voi donne non siete mai contente.Volete un uomo forte,intelligente,simpatico,di potere, ricco e possibilmente anche bello!! Poi vi rompete le palle perchè non sapete più cose fare nella vita e come consumare la richezza che avete tra le mani ed ecco il risultato…divorzio!! a spese chiaramente dello sposo!. Silvio ci caschiamo tutti è una vecchia storiella che le donne,tutte,hanno imparato a recitare. Sii sempre un galantuomo, dagli quello che vuole e licenziala tanto di “paralumi” ne trovi in quantità e molto più moderni!!. Silvio siamo sempre con Te!! Silvio sarà quel che sarà ma ha sempre parlato bene della sua famiglia al contrario di lei. Se fosse stata una vera donna avrebbe lasciato che fosse lui a dare la notizia. Mi dispiace molto per Silvio ma sono sicura che come Preidente del consglio continuerà a fare ancora meglio per noi italiani, ora che non ha più da preoccuparsi della signora.
Il prodotto 25 aprile
Il pensiero unico – parte seconda
Francamente trovo che i nuovi attacchi rivolti da berlusconi, Fini e la maggioranza ad Annozero siano sempre più preoccupanti. Nella fattispecie non comprendo bene cosa si contesti alla trasmissione di Michele Santoro dedicata al terremoto in Abruzzo. Può l’aver dato voce a qualche opinione critica degli sfollati in merito al lavoro di pianificazione ed organizzazione della Protezione Civile o l’aver sottolineato l’incuria di moltissime costruzioni, fra cui la Casa dello Studente e l’Ospedale San Salvatore, essere la reale motivazione per questa bufera polemica? Ovviamente no, anche perchè se fossero state dette delle falsità o delle diffamazioni si sarebbe risposto in sede penale. Non mi pare peraltro che Annozero abbia assunto una posizione rispetto ai fatti raccontati più partigiana di quella di certe recenti puntate di Porta a Porta sul caso Englaro, solo per fare un piccolo esempio. Il punto è naturalmente un altro e si inserisce nel disegno berlusconiano di normalizzare l’informazione [si veda al riguardo il tentativo di nominare Maurizio Belpietro alla dirigenza del TG1].
Il progetto di creazione di un pensiero unico in Italia è ormai sempre più violento e sfacciato, complice il disinteresse e l’ignoranza dell’italiano medio, obnubilato da decenni di indottrinamento mediatico. Qualsiasi opinione si abbia su Annozero, non si può contestare che sia la più visibile espressione di giornalismo critico e d’inchiesta in Italia. Quella che meglio [insieme a Report e qualcosa di Ballarò] consente un approfondimento e un’analisi critica che può difformarsi dal dominante pensiero unico o, peggio ancora, dal non pensiero. Ho sempre ritenuto che una pluralità di opinioni costituisca un arricchimento, un importante stimolo alla creazione di un senso civico, base indispensabile per ogni democrazia, ammesso e non concesso che quella italiana sia ancora una democrazia.
E’ la fine della stampa [e dei blog], bellezza!
L’impotenza
E a proposito di legge, nello stesso giorno, l’avvocato Mills è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per aver testimoniato il falso in due processi – tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian – che vedevano coimputato silvio berlusconi. La posizione del premier è stata stralciata in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale sulla legittimita’ del Lodo Alfano. Nessun capo del Governo sospettato di corruzione, per evitare la condanna in due processi, sarebbe ancora al suo posto. In un Paese occidentale se non si fosse liberamente dimesso, sarebbe stato cacciato. Invece martedi sera questa notizia di enorme rilevanza era fra i titoli del solo TG3. Il giorno dopo, il maggior quotidiano d’Italia, Il Corriere della Sera, relegava la stessa notizia in un minuscolo riquadro, mentre l’articolo di approfondimento era a pagina 21, dopo la cronaca!
Si prova una terribile impotenza nel constatare che se si vuole un’informazione che non sia controllata dal premier, occorre rivolgersi alla stampa straniera, che – contrariamente alla nostra – dà un ampio risalto alla condanna dell’ex legale di berlusconi. Per fare solo un esempio, Le figaro scrive: “Lo scorso ottobre, Silvio Berlusconi si è messo al riparo della giustizia facendo approvare una legge che gli garantisce l’immunità penale durante il suo mandato alla guida del governo italiano. Immunità che non copre però il suo ex avvocato, condannato per falsa testimonianza in favore del Cavaliere”, si legge sul giornale, che sottolinea come Mills non sia l’unico avvocato del premier ad essere condannato al carcere e cita Cesare Previti, riconosciuto “colpevole di corruzione di magistrati nell’affare Fininvest”. Si prova una feroce impotenza nel rendersi conto di quanto impermeabile alle peggiori nefandezze sia la grande maggioranza dei nostri connazionali. E’ ormai evidente, anzi, che più berlusconi riesce a manipolare il sistema a suo vantaggio, più gli italiani lo apprezzano, in un gioco di specchi che sta conducendo allo spegnimento della coscienza civicadi un’intera nazione. Al modello devastante che il premier ha offerto in quasi venti anni, il paese risponde similmente a quei ragazzi che nelle province del sud ammirano il camorrista o il mafioso locale.