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Categoria: epifani

La legge è uguale per tutti

La legge è uguale per tutti

L’uomo nel 1994 era sceso in politica per salvare le proprie aziende dal fallimento ed evitare la galera, e da allora aveva dato il via ad una guerra senza quartiere alla Magistratura, fatta di continui attacchi, intimidazioni, deligittimazioni, leggi ad personam, abolizioni di reati gravissimi, lodi Schifani, lodi Alfano, legittimi impedimenti, prescrizioni brevi, processi lunghi, e via così fino alla farsa dell’uveite. Grazie al suo enorme impero mediatico, capace di entrare nelle case di ogni italiano, aveva trasformato le sue personali vicende giudiziarie in un affare di Stato, insinuando nei più la convinzione d’essere vittima di uno spietato complotto bolscevico, posto in essere da alcuni Magistrati federati per sovvertire l’ordine democratico del nostro Paese. Vent’anni sprecati. Anni in cui il Paese è stato oppresso, schiacciato sotto il peso degli interessi di un solo uomo, ed è diventato più indifferente, più logoro, più corrotto, più volgare, più arretrato, più diviso.
 
Ieri la Cassazione ha condannato questo signore in via definitiva a 4 anni di reclusione per frode fiscale, rinviando il calcolo della pena accessoria – ovvero l’interdizione dai pubblici uffici – ad un nuovo appello, dimostrando così che l’Italia è ancora uno Stato di Diritto in cui la legge è uguale per tutti. Cosa accadrà adesso non è semplice da prevedere. Certo è difficile immaginare che non vi saranno pesantissime conseguenze per l’alleanza di Governo. In questo senso è da rimarcare la netta dichiarazione di Epifani, che ha esortato il PdL ad avere «rispetto verso la magistratura e a non fare forzature istituzionali dopo una sentenza che e’ basata sull’accertamento dei fatti e non su pregiudizi». Auspicio che naturalmente è già stato disatteso dalle prime farneticanti dichiarazioni del Cavaliere e dei suoi. Il segretario del PD ha inoltre lasciato intendere che il partito è pronto a votare la decadenza da parlamentare di berlusconi. Insomma: comunque la si metti la via della riforma costituzionale diventa per Letta molto più stretta. Complicato spiegare alla propria base che si intende mettere mano alla prima legge dello Stato insieme ad un pregiudicato.