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Categoria: sorrentino

This Must Be the Place

This Must Be the Place

Fra i suoi primi quattro film vi sono due capolavori. Ecco perchè è comprensibile entrare in sala con aspettative piuttosto alte. This Must Be the Place non ha la genialità narrativa de Il Divo, nè lo straordinario impatto emotivo de Le Conseguenze dell’Amore, eppure è un film che non si dimenticherà facilmente. Il nuovo lavoro di Paolo Sorrentino contiene gli stilemi tipici del suo Cinema. Ogni aspetto è studiato con estrema cura e realizzato con grande padronanza tecnica: inquadrature, movimenti di macchina, ambientazioni, fotografia, montaggio, colonna sonora, costruiscono una complessa ed avvolgente tessitura in cui viene privilegiata la “messa in scena”. E se da una parte questo innegabile virtuosismo consente al regista napoletano di affacciarsi per la prima volta ad un progetto internazionale senza la minima soggezione, dall’altra ne costituisce anche il suo limite, perchè finisce per mettere in secondo piano il racconto stesso.

La vicenda è quella di una rockstar cinquantenne ritiratasi dalle scene da oltre ventanni. A causa della morte del padre si reca a New York, punto di partenza per un viaggio di formazione nel cuore dell’America, alla ricerca dell’ex criminale nazista che ad Auschiwitz aveva umiliato il genitore. Uno spunto di notevole interesse che forse avrebbe meritato un risalto maggiore. Il risultato finale è comunque affascinante, anche grazie ad una prova magistrale di Sean Penn: con mise che ricorda da vicino quella di Robert Smith dei Cure, voce in falsetto, risatina ebete e andatura lentissima, definisce un personaggio da antologia, pierrot lunare, in equilibrio fra il malinconico e l’infantile.

Dieci anni al Cinema

Dieci anni al Cinema

In occasione della fine del primo decennio del secolo, i magazine italiani ed internazionali si stanno prodigando in classifiche di vario genere. Poteva il mio blog esimersi dal partecipare a questo momento di verifiche e bilanci? Certamente si, ma siccome ho a cuore la soddisfazione del mio sparutissimo drappello di fidi lettori, eccomi qua a pubblicare una personale “top ten” dei film usciti fra il 2000 e il 2009. Oltre alle pellicole ai primi 10 posti che elenco più in basso, voglio assegnare una particolare nota di merito a Il Pianista di Roman Polanski, ai due film di Tullio Giordana: I Cento Passi e La Meglio Gioventù, a The Others di Alejandro Amenabar, a La 25ª ora di Spike Lee, a tutto il lavoro di Clint Eastwood che in questi ultimi 10 anni si è costantemente mantenuto su livelli di eccellenza, a Christopher Nolan che si è affermato come uno dei maggiori talenti della “nuova” generazione di registi, a Paolo Sorrentino, il più originale e bravo cineasta italiano, ed infine alla Pixar che ha davvero rivoluzionato il mondo dell’animazione, realizzando alcuni nuovi classici senza tempo.

Ecco quindi i miei magnifici 10… ed i vostri?