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Categoria: moretti

Il 2011 al Cinema

Il 2011 al Cinema

Per quanto mi riguarda, a differenza degli anni precedenti, il 2011 non ha prodotto alcun capolavoro. Però ci son stati diversi piccoli/grandi gioielli [alcuni dei quali non compresi da tutti] che hanno costellato le mie personali visioni negli ultimi 12 mesi. Chissà se è un caso che 3 dei 5 registi in cima alla mia top five siano ultrasettantacinquenni. E’ comunque un fatto che Woody Allen, Clint Eastwood e Roman Polanski continuino a realizzare pellicole di pregevole fattura a dispetto dell’età e delle lunghissime carriere. In quest’ottica è da rimarcare anche la formidabile prova dell’ottantaseienne Michel Piccoli che contribuisce non poco al successo e a alla qualità dell’ultimo lavoro di Nanni Moretti. Invece J.J. Abrams ha solo 45 anni, eppure dirige il suo film più riuscito rielaborando a proprio modo atmosfere, tematiche e situazioni tipiche di pellicole di 30 anni fa. 

E’ forse il segno che il Cinema manchi di nuova linfa vitale? Non credo, anche se la pletora di sceneggiature prelevate dal mondo del fumetto o da quello dei videogiochi, di remake, prequel, sequel e di saghe composte da almeno 4 o 5 episodi, denota sicuramente scarsa propensione [o coraggio] a proporre prodotti non meno che sicuri dal punto di vista commerciale. Dimenticando così che il pubblico non va soltanto inseguito, ma anche educato.

Habemus Papam

Habemus Papam

Un nuovo film di Nanni Moretti è un evento, e lo è ancor di più se arriva dopo ben 5 anni dal precedente, il riuscitissimo e profetico Il Caimano. E mentre la pellicola incentrata sulla figura del Presidente del Consiglio tratta di un personaggio disposto a qualsiasi cosa pur di conquistare e mantenere il potere, qui invece si ragiona su un uomo che decide deliberatamente di rinunziare all’enorme responsabilità conferitagli. Da Il Caimano a questo nuovo lavoro, Moretti passa dal raccontare chi ha tracotantemente messo se stesso al di sopra di tutto a chi viceversa, con umiltà, riesce a scorgere i propri limiti pur se investito di un incarico importantissimo. Habemus Papam – una godibilissima commedia surreale che rappresenta una boccata d’ossigeno nel panorama alquanto asfittico del Cinema Italiano – narra le vicende di un Pontefice che si sente inadeguato al ruolo che è stato appena chiamato a ricoprire. Per trovare una soluzione all’angoscia che lo attanaglia e che getta nello sgomento sia la grandissima folla di credenti in attesa della ufficializzazione del nuovo pontificato, sia i cardinali che devono cercare di gestire questo evento mai verificatosi prima, si affiderà ad uno psicanilista e al proprio amore per il teatro.

E’ bene sottolineare che la pellicola non si sviluppa come una facile parabola sulla crisi della fede, quanto piuttosto come una presa di coscienza della fragilità umana. Una riflessione molto “laica” sulla solitudine e sulla ricerca di sè. Un film impreziosito dalla magnifica prova dell’ottantacinquenne Michel Piccoli, assolutamente perfetto nei panni del Papa depresso e confuso a cui fa da contraltare lo psicanista Nanni Moretti, convinto di essere stato lasciato dalla moglie collega perchè “il più bravo di tutti”. Due personaggi complementari, ma entrambi soli dinanzi ad una vita a cui non è sempre facile trovare un senso.